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Un sistema integrato che attraverso l’uso di tecnologie mobile combinate con la potenza dei sistemi NFC semplifica, ottimizza e automatizza tutto il ciclo manutentivo di qualsiasi infrastruttura!

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STS - H2h

venerdì 24 marzo 2017

Come si può usare l’NFC per la gestione degli Asset?


Un Tag NFC industriale per asset management
L’NFC può essere utilizzato in modo molto efficace per gestire i beni materiali (asset). Il sistema è molto semplice. Un tag NFC è collegato a ciascun elemento da gestire e il personale legge l'etichetta con un telefono abilitato NFC durante le operazioni all’interno dei processi stabiliti. Con questo semplice gesto è possibile seguire il “cosa” (la proprietà che è stata etichettata), il “chi” (l'identità della persona che legge il tag), il “dove” (geolocalizzazione) ed il “quando”. Tutta l’efficienza possibile con un semplice gesto.
Tuttavia questo è solo un esempio delle possibilità. Eccone altri:
- di solito il posizionamento con il GPS non è molto preciso; in genere non funziona in ambienti chiusi o sotterranei, e non ti dice a quale livello si trovi. Utilizzando i tag NFC di riferimento è possibile ottenere ulteriori e precise informazioni sulla posizione del tag e del bene collocato in posizioni fisse
- Non è necessario allocare sui telefoni NFC un riconoscimento della persona. I telefoni NFC possono essere anonimi e leggere l'identità della persona che lo utilizza in qualsiasi momento dai suoi badge di identificazione abilitati NFC.
- È possibile raccogliere informazioni supplementari al di là del “cosa”, “dove”, “chi” e “quando” di cui sopra con il lancio di un app quando i tag sono letti e chiedere alla persona di aggiungere le informazioni da una domanda a scelta multipla, registrare un messaggio vocale, scattare una foto o scrivere una nota di testo . In questo modo è possibile aggiungere il giudizio e le osservazioni che solo una persona potrebbe aggiungere mentre si allevia la persona stessa dalla raccolta di tutte le informazioni che possono essere facilmente ottenute dalla tecnologia.
È inoltre possibile utilizzare un processo simile per dare istruzioni alla persona quando legge un tag, ad esempio, che cosa fare con questo asset, che cosa farne dopo, etc.
Accoppiato ad una applicazione di back-end ben progettata è possibile gestire le domande e le istruzioni di tutti i dati acquisiti e gestire facilmente il tutto a livello centrale.
L'intero sistema potrà fornire un cruscotto che mostra la situazione generale, generando avvisi quando le condizioni specifiche sono soddisfatte, ad esempio se un asset non è stato identificato/visitato per più di 3 giorni.

La Redazione

giovedì 23 marzo 2017

Il patrimonio va valorizzato: crowd data mining


Il "Crowd" è la folla delle persone che o rispondono a una chiamata di partecipazione (ad es. il "crowdfunding") o che, attraverso azioni che intraprendono dopo aver ricevuto input da un forum, lasciano una traccia di informazioni che può essere indagato (mined) per nuova conoscenza.
Queste sessioni possono considerare una varietà di approcci che utilizzano il "crowd" come risorsa per abilitare azioni di marketing, ricerche biomediche o interazioni di manutenzione.
La disponibilità di strumenti di questo tipo crea un patrimonio di conoscenza (data base) di informazione grezza. Il vantaggio degli approcci crowd-driven è che implica una riduzione dei costi, un aumento del numero di darti disponibili, e la creazione di ambienti più vicini al mondo reale.
Esempi di cooperazione crowd sono il dato di "funzionamento" di uno smartphone in un centro commerciale (dopo logging sulla rete wifi). La verifica degli interessi, della posizione e dei tempi di stazionamento, delle connessioni e molto altro ancora registrabile tramite la volontaria messa a disposizione di dati come questi in un ambiente angusto, può produrre feedback ragionati di geologistica e creazione di layout opportuni, creazione di campagne   advertising e valutazione dei servizi del centro commerciale, etc. etc.  In questo senso, l'applicazione in opera al centro commerciale di Arese "Il Centro", definita da STS sulle specifiche dell'operatore, è particolarmente interessante.
"I primi risultati, che hanno ormai una significativa statistica di migliaia di connessioni abilitate, ci stanno mostrando possibilità decisamente incredibili, con dati condivisi e diffusi che ci parlano della popolazione che fruisce del centro" ci racconta Heros Gabello, amministratore di STS. "La chiave strategica è rendere disponibile un servizio, la connettività wi-fi, che, senza invadere la privacy di alcuno, consenta di raccogliere le valutazioni obiettive, fisicamente provate, dai, ad esempio, tempi di permanenza in certe zone, utilizzo di funzioni smart come i lettori di QR code, etc. Pensare ad una migliore gestione del centro commerciale, sebbene di successo, non è mai un lavoro inutile. Ogni servizio ha un costo, ma la certezza di poterne misurare la redemption da a queste applicazioni crowd una forza che prima con la valutazione "off-line" non era possibile".
Lo studio ed il tracking dei segnali dei visitatori, con una sorta di geolocalizzazione interna, aumenta la possibilità di valorizzare in modo appropriato l'attrattività di alcune aree del centro, la bontà dei servizi offerti, supporta le decisioni di rilocalizzazione e molto altro.
"Le prospettive che intravvediamo sono enormi" dice ancora Gaballo.
Uno dei problemi che hanno anche i finanziari, è l'apprezzamento della veridicità delle poste di bilancio relative alla valorizzazione degli immobili. Riuscire a discernere tra queste sulla base di dati obiettivi fornirà anche al sistema bancario un enorme supporto di trasparenza e di forza per il sistema economico del nostro Paese.
La Redazione

lunedì 13 marzo 2017

L’Enterprise Asset Management come fattore di successo gestionale e di sostenibilità



Gestione patrimonio tecnologica
Per tutte le organizzazioni, sia pubbliche che private, gli asset generano (o possono generare) valore perché sono il punto di partenza per fornire ai propri clienti o interlocutori il servizio o il prodotto atteso.
Gli asset, tangibili e intangibili, devono essere opportunamente gestiti per garantire la soddisfazione degli stakeholder e la vita stessa dell’organizzazione.
Gestire gli asset significa individuarli, definirne le caratteristiche, selezionarli, acquisirli se necessario, svilupparli, mantenerli in efficienza, curarne il fine vita e la sostituzione.
Da una corretta gestione degli asset deriva maggiore capacità di allocare investimenti dove maggiormente produttivi, di assumere decisioni sulle direzioni di sviluppo, di pianificare le azioni e di valutare i risultati.
Ne consegue una sensibile riduzione del rischio d’impresa le cui variabili sono costantemente tenute sotto controllo e le cui evidenze possono essere oggetto di confronto con gli stakeholder generando un incremento di reputazione della organizzazione.
L’efficienza unita all’esigenza di una riduzione dei costi, fanno dei tutte le soluzioni per la gestione degli asset il sistema dell’Enterprise Asset Management, che diventa uno degli elementi cardine del successo di un’azienda.
L’Enterprise Asset Management può essere inteso come l’insieme dei processi e dei sistemi informativi a supporto della gestione degli asset aziendali, siano essi fisici (infrastrutture, impianti, veicoli, ecc.) o meno.
La gestione degli asset ha oggi rilevante importanza in tutti settori industriali: utilities, sanità, aeroporti,  service provider, trasporti, etc.
Una corretta gestione degli asset permette all’azienda un adeguato bilanciamento tra costi, opportunità e rischi a fronte di obiettivi di performance dei propri asset per garantire il raggiungimento degli obiettivi e degli standard qualitativi aziendali.
In tale contesto, da alcuni anni diverse aziende hanno iniziato ad occuparsi di risolvere le varie problematiche connesse alla gestione degli asset, dei processi che li governano e dei servizi ad essi correlati, garantendo ai clienti anche attività di consulenza ingegneristica.
Tipicamente i benefici che una azienda ottiene grazie all’adozione di un sistema del sistema di Enterprise Asset Management sono:
       Raccogliere, consolidare e analizzare le informazioni essenziali relative a tutte le tipologie di asset
       Gestione automatizzata dei processi inerenti la manutenzione degli asset, il ciclo passivo, e altri personalizzabili mediante workflow da parte dello stesso utente del sistema
       Estendere la vita utile di tutti gli asset o attrezzature, aumentare il ritorno degli investimenti e posticipare eventuali nuovi acquisti
       Tracciabilità online ed in tempo reale dell’intero processo di manutenzione “a caduta” o di manutenzione programmata
       Monitoraggio real-time del costo complessivo in riferimento all’intero ciclo di vita dell’asset
       Semplificazione della gestione dei contratti inerenti gli asset aziendali
       Aumentare il livello di governo e controllo, riducendo così i rischi operativi
       Garantire aspetti di analisi e supporto alla decisione
       Monitoraggio degli SLA (Service Level Agreement)
La gestione degli asset è anche gestione di sostenibilità, che consente il monitoraggio continuo dello stato e del comportamento degli asset, l’analisi dei dati per rilevare le tendenze principali e le eventuali anomalie, la previsione delle problematiche inerenti alle performance e l’ottimizzazione del processo decisionale.
In ambito di verifica delle prestazioni sarà importante orientare le riflessioni dell’azienda alla manutenzione preventiva e manutenzione predittiva, dalla gestione della domanda energetica e delle emissioni alla manutenzione basata sul rischio per le società che operano ad esempio nel settore biomedico, dalla gestione della flotta per le aziende di trasporti alla gestione degli asset lineari per l’industria del gas e del petrolio, dalla tracciatura degli asset alla manutenzione basata sulle condizioni per il settore pubblico e molto altro ancora.
La gestione degli asset in termini di sostenibilità consente:
consente di:
       Focalizzarsi sul lato della domanda del consumo energetico.
       Monitorare l’utilizzo dell’energia e il costo degli asset.
       Prendere decisioni migliori disponendo di una visione più completa delle spese di esercizio e manutenzione, compreso l’impatto ambientale.
       Visualizzare, rilevare in automatico e prevenire gli sprechi di energia.
       Inviare notifiche automatiche e trasferire il problema al livello adeguato per assicurare una risposta tempestiva.
       Individuare dove e come ridurre l’impatto ambientale.
       Gestire le emissioni di carbonio.

 A livello di standard, la norma ISO 55001 supporta le organizzazioni a definire i requisiti di un sistema di gestione degli asset con il fine di migliorarne l’efficienza e l’efficacia per raggiunger obiettivi di sostenibilità e performance.

La norma ISO 55001 che si basa su criteri oggettivi, ed è l’elemento che rende completo il panorama dei diversi schemi che delineano il perimetro dei sistemi di gestione  perché è elemento che consente di considerare, e soprattutto integrare, tutti gli aspetti che caratterizzano il ciclo di vita di un ‘bene’ (asset).
Le organizzazioni che operano nei settori e filiere di real estate e facility management e che operano in mercati, nazionali e internazionali, fortemente competitivi sono le più convolte  in una gestione degli asset sempre più efficace  in termini di ottimizzazione dei beni in quanto valore e un incremento dei livelli di sostenibilità, sicurezza, efficienza e performance.
La Redazione




I Tag NFC. Una tecnologia economica per tener tracciate le proprietà


La gestione patrimoniale presuppone la disponibilità di tutte le informazioni relative al patrimonio stesso. Queste informazioni, disponibili quando serve e dove serve, sono la chiave della conoscenza e dell’aggiornamento costante e continuo del proprio bene, al fine di consentirne una valorizzazione ottimale.
Vediamo quest’oggi la prima delle tecnologie che ci interessa mettere in evidenza per realizzare tale obiettivo, una tecnologia attuale, in sviluppo e a basso costo.
Parliamo della tecnologia NFC, Near Field Communication.
I sistemi basati sulla tecnologia NFC stanno diventando abbastanza comuni grazie alla crescita dei sistemi di pagamento online come Samsung Pay e Pay Android, soprattutto quando si tratta di dispositivi di fascia alta e anche molti mid-rangers.
Potreste aver probabilmente sentito il termine prima, ma che cosa è esattamente NFC?
In questo pezzo abbiamo cercato di realizzare una carrellata di temi per cercare di spiegare cosa si tratta, come funziona, e come può essere utilizzato al meglio.
NFC sta per "Near Field Communication" e, come dice il nome, consente la comunicazione a corto raggio tra dispositivi compatibili. Ciò richiede almeno un dispositivo di trasmissione, e un altro per ricevere il segnale. Una gamma di dispositivi in ​​grado di utilizzare lo standard NFC e può essere considerata sia passivo o attivo, a seconda di come funziona il dispositivo.
I dispositivi NFC passivi includono tag, e altri piccoli trasmettitori, che possono inviare informazioni ad altri dispositivi NFC senza la necessità di una fonte di energia propria. Tuttavia, in realtà non elaborano le informazioni inviate da altre fonti, e non sono in grado di connettersi ad altri componenti passivi. Questi spesso prendono la forma di segni interattivi su pareti o pubblicità.
I dispositivi attivi sono in grado di inviare e ricevere dati, e possono comunicare tra loro e con dispositivi passivi. Gli smartphone sono di gran lunga l'applicazione più comune di dispositivi NFC attivi, ma i lettori di schede di trasporto pubblico e terminali touch di pagamento sono altri buoni esempi di tecnologia compatibile.
Come funziona?
Proprio come il Bluetooth e lo Wi-Fi, e ogni altra sorta di altri segnali wireless, l’NFC funziona sul principio di invio di informazioni tramite onde radio. La Near Field Communication è un altro degli standard per le trasmissione di dati wireless, il che significa che vi sono specifiche che i dispositivi devono rispettare al fine di comunicare tra loro in modo corretto.
La tecnologia utilizzata in NFC è basata sulle idee legate all’RFID (identificazione di radiofrequenze), che usava ed usa l'induzione elettromagnetica per trasmettere informazioni.
Questo segna una grande differenza tra la NFC e Bluetooth / WiFi, in quanto può essere utilizzato per indurre correnti elettriche all'interno dei componenti passivi così come per inviare dati. Ciò significa che i dispositivi passivi non necessitano di alimentazione propria, e possono invece essere alimentati dal campo elettromagnetico prodotto da un componente NFC attivo quando entra in campo, ma ne parleremo più in dettaglio in un altro momento. Sfortunatamente, la tecnologia NFC non riesce a creare sufficiente induzione per essere utilizzata al fine di caricare i nostri smartphone, ma il principio di carica QI si basa sulla stessa fisica.
La frequenza di trasmissione dei dati attraverso l’NFC è 13.56 megahertz, ed i dati possono essere inviati a pacchetti di 106, 212 o 424 kilobit al secondo, il che la rende abbastanza veloce anche per il trasferimento dati da informazioni di contatto (persino per lo scambio di immagini e musica).
Al fine di determinare il tipo di informazioni da scambiare tra dispositivi, lo standard NFC ha attualmente tre distinte modalità di funzionamento per i dispositivi compatibili. Forse l'uso più comune negli smartphone è la modalità peer-to-peer, che consente a due dispositivi NFC-enabled lo scambio di vari pezzi di informazioni tra loro. In questo modo entrambi i dispositivi passano tra gli stati attivi, per l'invio di dati, e gli stati passivi quando li ricevono.
La modalità di lettura / scrittura, d'altra parte, è una trasmissione di dati unidirezionale, in cui il dispositivo attivo, eventualmente smartphone, si collega con un altro dispositivo per leggere le informazioni da esso. Questa è la modalità utilizzata quando si interagisce con un tag NFC.
La modalità finale di funzionamento è l'emulazione della carta, per cui il dispositivo NFC può essere utilizzato come una carta di credito intelligente o senza contatto, al fine di effettuare pagamenti o attingere a sistemi di trasporto pubblico.
Il confronto con Bluetooth
Si potrebbe pensare che NFC sia inutile, considerando che il Bluetooth è ampiamente disponibile da molti anni. Tuttavia, ci sono parecchie differenze tecnologiche importanti tra i due che danno all’NFC alcuni vantaggi significativi in ​​determinate circostanze.
L'argomento principale a favore di NFC è che ha un consumo di corrente molto inferiore al Bluetooth. Questo rende perfetti i dispositivi passivi NFC, come i tag che abbiamo menzionato in precedenza, in quanto possono funzionare senza la necessità di una fonte di alimentazione principale.
Tuttavia, questo risparmio energetico ha anche alcuni svantaggi principali.
Il più evidente che il range di trasmissione è molto più breve di Bluetooth. Mentre l’NFC ha una portata di circa 10cm, le  connessioni Bluetooth possono trasmettere dati fino a 10 metri o più dalla fonte.
Un altro svantaggio è che l’NFC è un po 'più lento di Bluetooth: la trasmissione di dati si sviluppa ad una velocità massima di soli 424 kbit / s, rispetto a 2,1 Mbit / s con Bluetooth 2.1 o circa 1 Mbit / s con Bluetooth Low Energy.
Ma NFC ha un gran vantaggio quando si tratta di velocità di connessione. Grazie all'uso di accoppiamento induttivo, e l'assenza di accoppiamento manuale, richiede meno di un decimo di secondo per stabilire una connessione tra due dispositivi. Mentre una moderna Bluetooth si collega piuttosto velocemente, l’NFC è ancora super utile per determinati scenari.
Questa tecnologia è nativamente presente nei dispositivi Samsung, Android e anche Apple con iOS.
Facciamo, però, un piccolo approfondimento sui Tag NFC.
A differenza dei lettori per la tecnologia RFID, i lettori NFC non sono sempre i dispositivi specializzati. È un dato di fatto che i chip NFC sono inseriti nei circuiti degli smartphone. Già nel 2014 circa il 20 per cento dei telefoni in tutto il mondo aveva la funzionalità. Con la diffusione degli smartphone NFC, i tag NFC diventeranno comuni come i codici a barre.
Uno smart tag potrebbe essere incorporato in un volantino politico. Toccando il tag, vieni indirizzato a un sito Web che promuove le credenziali di un candidato. Allo stesso tempo, si ricevono anche istantaneamente una biografia ed altro sotto forma di un file di testo e immagine.
Oppure, nei ristoranti preferiti, sarà possibile toccare con il telefono i  menù contrassegnati NFC e voilà - si ha l'intero menu sul telefono, insieme con le informazioni nutrizionali e le descrizioni appetitose degli ingredienti dei vostri piatti preferiti.
Quando si tratta di potenziali utilizzi dei tag NFC, non ci sono limiti.
Ma ciò che dà esattamente un tag NFC suoi incantevoli poteri?
Come abbiamo detto i tag NFC sono passivi, nel senso che non hanno alcuna fonte di alimentazione. Invece, sono letteralmente alimentati dal dispositivo che li legge, grazie ad una induzione magnetica. Quando un lettore arriva abbastanza vicino a un tag, questo si eccita e trasferire i dati da quel tag.
Ci sono quattro tipi di tag di base che sono stati definiti. Questi hanno una denominazione da 1 a 4 e ciascuno ha un formato e diversa capacità. Questi formati tipo di tag NFC sono basati sulla ISO 14443 tipo A e B, che è lo standard internazionale per smartcard senza contatto, e suSony FeliCa conforme alla norma ISO 18092, la modalità di comunicazione passiva, standard.
Le diverse definizioni di NFC tag sono:
Tag Tipo 1: Il tag Tipo 1 si basa sullo standard ISO14443A. Questi tag NFC vengono letti e ri-scritti e gli utenti possono configurare il tag per farlo diventare di sola lettura. La disponibilità di memoria è di 96 byte che è più che sufficiente per memorizzare un sito URL o altro piccola quantità di dati. Tuttavia la dimensione della memoria è espandibile fino a 2 Kbyte. La velocità di comunicazione di questo tag NFC è 106 kbit / s. Come risultato della sua semplicità questo tipo di tag è conveniente e ideale per molte applicazioni NFC.
Tag Tipo 2: La NFC Tag Tipo 2 si basa anch’esso su ISO14443A. Questi tag NFC vengono letti e ri-scritti e gli utenti possono configurare il tag per farlo diventare di sola lettura. La dimensione della memoria di base di questo tipo di tag è solo 48 byte anche se questo può essere espansa fino a 2 kbyte. Anche la velocità di comunicazione è di 106 kbit / s.
Tag Tipo 3: La NFC Tag Tipo 3 si basa sul sistema di Sony FeliCa. Attualmente ha una capacità di memoria 2 kbyte e la velocità di comunicazione dati è 212 kbit / s. Di conseguenza questo tipo di tag NFC è più utilizzabile per applicazioni più complesse, anche se c'è un costo più elevato per tag.
Tag Tipo 4: Il tag NFC Tipo 4 è definito in modo da essere compatibile con gli standard ISO14443A e B. Questi tag NFC sono pre-configurati in produzione e possono essere sia di lettura / riscrivibile, o di sola lettura. La capacità di memoria può essere fino a 32 kbyte e la velocità di comunicazione è tra 106 kbit / s e 424 kbit / s.
Dunque ci sono quattro tipologie di tag NFC, dotati di diverse capacità e velocità di trasferimento dati.
Chiunque può acquistare Tag NFC vuoti, e quindi scrivere i dati e personalizzali.
Il Tipo 1 e Tipo 2 tag possono essere scritti più volte. Questi tag possono anche essere scritti permanentemente, o criptati, in modo che nessuno possa manipolare i dati.
I Tag di Tipo 3 e Tipo 4 tag possono essere scritti solo per una volta, come un CD o un DVD, e non hanno la sicurezza di tipo 1 e 2.
I Tag con maggiore memoria e antenne più grandi sono più grandi anche dimensionalmente. In generale, il formato varia da poco più di un centimetro o due ad un paio di pollici.
La capacità di memoria e la velocità dettano il costo, che è una considerazione critica per le aziende che vogliono diffondere (o raccogliere) informazioni in lungo e in largo attraverso tag intelligenti.
In questo momento, i tag costano circa 30 centesimi anche alla rinfusa, ma il prezzo dovrebbe continuare a scendere fino a pochi centesimi consentendone la rapida diffusione su innumerevoli luoghi e cose.

La Redazione